PALAZZO ALBERTINI DI CIMITILE
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L'edificio sorse nel 1753 su di un suolo di proprietà del giudice
Sorrentino, presidente del Sacro Regio Consiglio.
L'articolazione
dell'edificio è tipicamente barocca, con le lesene raccordate alla
facciata con risalti successivi ed il cornicione che segue l'andamento
delle membrature con sporgenze e rientranze, invece che unificare in modo
rettilineo l'insieme dei volumi della facciata.
La scala,
a pianta quadrata, ad un solo rampante è coperta con volte a crociera,
raccordate ai pilastri con fasce lineari; le ringhiere rettilinee del secondo
piano risultano invece più moderne, tali da potersi ascrivere alla
fine del secolo XVIII.
Gli interni
del piano nobile del palazzo in stile neoclassico si sono fortunatamente
conservati e sono da segnalare la bella Galleria, il Salone da ballo, il
Cabinet de Toilette dipinto dal Cammarano, la Sala per la Musica, e la
fuga di sale che prospetta sulla strada principale.
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