Luigi Vanvitelli realizzò l'attuale
prospetto con basamento ad archi bugnati, con al di sopra un ordine di pilastri lisci
raccordati con riquadri alla facciata, ed un secondo ordine ionico.
Gli interni furono decorati da Giacinto Diano e
Gaetano Magri che eseguì nel 1780 gli affreschi delle volte ed i dipinti
delle sovraporte, ma già nell'Ottocento alcune di queste erano rovinate.
Il palazzo ospitò una vasta collezione di
quadri e di stampe pregiate, una copiosa biblioteca e molte sculture tra cui famosa
quella del Canova del gruppo di Venere e Adone.
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